EBAC – ISPETTORATO DEL LAVORO: PROSEGUE L’INTESA

 In Comunicazioni

Un anno dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa, si conferma e si rafforza il patto di collaborazione tra l’Ispettorato del lavoro di Napoli e l’ente bilaterale per l’Artigianato della Campania che hanno deciso di unire le forze per promuovere un percorso congiunto di “regolarizzazione” nelle imprese artigiane. Un anno dopo la firma, il direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Napoli, Giuseppe Cantisano ha incontrato, presso gli uffici di via Vespucci, il direttore dell’Ebac Campania, Bruno Milo, per fare un punto sulle azioni poste in essere. L’Ebac che rappresenta le imprese attraverso le organizzazioni datoriali di categoria (Confartigianato, cna, Casartigiani e Claai) e i dipendenti, con rappresentanti delle tre sigle sindacali (Cgil,Cisl e Uil) ha chiesto ed ottenuto, per esempio, il rafforzamento dei controlli, che si sono notevolmente incrementati. Particolarmente utile si è rilevato l’incontro formativo nel corso del quale gli ispettori del Lavoro poterono confrontarsi con i vertici dell’Ebac regionale, il presidente Mocella e la vice presidente Anna Letizia oltre che con il direttore nazionale di Ebna, Scarpelli, per sciogliere alcuni dei nodi principali che aggrovigliano norme e competenze relative ai limiti dei controlli da effettuare. E l’incontro è stato occasione anche per discutere delle ultime novità legislative apportate dalle recenti circolari dell’Ispettorato nazionale del Lavoro che assicurano un’azione più incisiva, tesa in particolare a smascherare i contratti “pirata”. Dallo scorso 6 maggio, infatti, sono state fornite alcune precisazioni sulla corretta applicazione ed il rispetto degli “accordi e dei contratti collettivi stipulati da organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”. Gli ispettori ora possono approfondire l’aspetto retributivo e ritenere regolari e quindi fruitori dei benefici contributivi, solo i contratti che garantiscono ai lavoratori dei trattamenti economici e normativi equivalenti o superiori a quelli di Cgil, Cisl e Uil, al netto dei benefit legati al welfare aziendale o ad altri regimi di esenzione contributiva. “Lo scostamento dai contratti collettivi ufficiali determinerà la perdita di eventuali benefici normativi e contributivi fruiti”- ha evidenziato il direttore dell’Ispettorato del Lavoro di Napoli, Giuseppe Cantisano – presso la nostra sede sono attivi degli appositi sportelli informativi per fornire indicazioni e supporto alle imprese anche nel corso dei controlli ispettivi”.

Nel ringraziare il direttore Cantisano per la sensibilità mostrata verso un tema che è vitale per l’Ente bilaterale, il direttore dell’Ebac, Bruno Milo ha ribadito che la non corretta applicazione dei contratti, oltre a danneggiare i lavoratori, può diventare un boomerang per le imprese, che nei momenti di difficoltà si trovano scoperte dai benefici contributivi o costrette a recuperare in emergenza quanto non versato prima. Le nuove disposizioni aiutano anche a fare chiarezza alla luce dell’insostenibile panorama sul quale si affacciano circa 900 contratti collettivi nazionali del lavoro! Milo ha anche annunciato di aver proposto al Direttore Nazionale di Ebna, Scarpelli di ripetere, in ambito nazionale, la felice esperienza effettuata a Napoli di un confronto tecnico operativo con gli ispettori del lavoro. “Percepiamo che questo è il momento giusto per spingere sull’acceleratore e risolvere definitivamente il problema – ha inoltre aggiunto Milo – per questo il nostro obiettivo nei prossimi mesi sarà anche quello di sensibilizzare maggiormente i consulenti del lavoro. Su questo tema bisogna unire le forze e remare insieme tutti nella stessa direzione della legalità, Ebac, associazioni datoriali e sigle sindacali. Questa è una sfida particolarmente significativa e da vincere in un’area geografica come il Mezzogiorno“.

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